Futurism in Parma

“Rifrazioni Futuriste di centro e di periferia”
Venerdì Parma celebrerà il secolo di vita del movimento con una giornata studio.


Il 20 febbraio 1909 lo scrittore Filippo Tommaso Marinetti pubblicava sul prestigioso quotidiano parigino “Le Figarò” il Manifesto del Futurismo squarciando la staticità del panorama artistico italiano e dando il via ad un movimento d’anaguardia che ebbe risonanza in tutto il mondo dell’arte.Per celebrare il primo secolo di vita del movimento l’Università di Parma e l’Istituzione Biblioteche promuovono una giornata studio dal titolo “Rifrazioni Futuriste di centro e di periferia”.
Il programma prevede in mattinata presso l’aula Ferrari dell’Università in Via D’Azeglio 85/a gli interventi di Giorgio Baroni (Università Cattolica di Milano), May Lorenzo Alcalà (scrittrice e diplomatica argentina) e di Pier Luigi Bacchini.

Nel Pomeriggio presso l’Oratorio Novo della Biblioteca Civica in V.lo Santa Maria 5 si terrà una tavola rotonda dal titolo “Parma 1900-1930: tra letteratura e politica” con Umberto Sereni, Umberto Carpi, Andrea Briganti e Fiorenzo Sicuri e una performance tra “Parola immagine e suono (Illari e dintorni)” con Paolo Briganti, Vanjia Strukelj e Marco Capra.

Una giornata in cui si analizzano e mostrano aspetti, specialità, ed echi di tutto il movimento con rimandi al movimento in senso internazionale e con la riscoperta di un esponente parmigiano del movimento: Piero Illari.

Piero Illari, oltre che direttore della rivista futurista “Rovente” con le sue multiple e multiformi attività, condotte oltretutto in due continenti e in due contesti culturali diversi, in due diverse ma ugualmente difficili “periferie del futurismo”: la piccola Parma e il lontano Sudamerica, è un caso particolare e significativo tra gli esponenti del movimento.

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