Exhibit in Brindisi

originally published January 12, 2009

Photo by FrankK Dip
Photo by FrankK Dip

Collezionare il Futurismo: Dipinti, bozzetti, oggetti, film, danza, fotografia

January 22 – March 29, 2009
Palazzo Granafei-Nervegna

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La mostra, promossa dal Comune di Brindisi, con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Ministero degli Affari Esteri, curata da Mariastella Margozzi e Paolo Roberto Salvadori, vuole presentare una particolare lettura del più importante movimento d’avanguardia italiano, nato nel 1909 con il manifesto pubblicato a Parigi da Filippo Tommaso Marinetti e protrattosi nel corso dei due decenni successivi con una nuova riproposizione anche teorica nel 1931, sempre a opera di Marinetti.

Ne fanno parte fin dall’inizio quegli artisti “di rottura” che hanno contribuito in maniera determinante al cambiamento in senso modernista della cultura artistica italiana. Numerosi artisti, sostenuti energicamente da Marinetti stesso, fondarono in tutte le regioni d’Italia circoli futuristi, diffondendo in maniera capillare la nuova filosofia dell’arte, basata sulla volontà di scardinare la tradizione e di creare un nuovo più aperto linguaggio che incidesse sulla realtà e sulla vita degli italiani e che fosse aperta al dialogo con le altre avanguardie europee contemporanee.

Del variegato fenomeno culturale che fu il futurismo, questa mostra vuole offrire al pubblico l’aspetto più comunicativo e nuovo, quello relativo alla grafica pubblicitaria, completamente ricreata sia formalmente sia nel concetto stesso di veicolo di trasmissione di messaggi. La pubblicità diventa, pertanto, non solo strumento di informazione sui prodotti ma anche strumento di formazione del gusto, in un’accezione tipicamente futurista.

Gli artisti rappresentati saranno: Giovanni Acquaviva, Roberto Baldessari, Giacomo Balla, Benedetta Marinetti, Osvaldo Barbieri, Francesco Cangiullo, Giorgio Carmelich, Marcello Claris, Tullio Crali, Victor Aldo De Sanctis, Fortunato Depero, Nicolay Diulgheroff, Gerardo Dottori, Fillia, Ivanoe Gambini, Ugo Giannattasio, Ginna, Ottorino Mancioli, Bruno Munari, Neri Nannetti, Novo, Pippo Oriani, Ivo Pannaggi, Enrico Prampolini, Luigi Russolo, Mario Sironi, Tato, Carlo Vittorio Testi, Lucio Venna.

Accanto a bozzetti realizzati per manifesti, copertine di riviste, illustrazioni, saranno esposti anche oggetti d’uso e oggetti simbolo di Giacomo Balla; sarà ricreato l’ingresso dell’atelier della sartoria Schubert di Roma del 1932 attraverso i recuperati pannelli di Tullio Crali e la realizzazione dell’abito futurista che in essi compare; saranno esposte una decina di gigantografie delle foto di scena della danzatrice futurista Giannina Censi; sarà riproposta la registrazione della voce di Filippo Tommaso Marinetti che recita le sue poesie futuriste; sarà proiettato l’unico stralcio esistente del film “Vitesse” di Pippo Oriani del 1933.

Il coreografo Pier Paolo Koss realizzerà, il giorno dell’inaugurazione, la “Danza elettrica” tratta dalla performance “Vita futurista”, che ha recentemente raccolto un enorme successo a Mosca e a Pietroburgo.
Verranno esposte circa ottanta opere tra tempere, olii e oggetti, che a partire proprio dai fatidici primi decenni del secolo XX entrarono a far parte della collezione di famiglia di un colto genovese amante dell’arte ma soprattutto curioso indagatore dello stile futurista, ossia di come il futurismo volesse essere un vero e proprio stile di vita, permeare di sé ogni tipo di produzione, Paolo Roberto Salvadori, che le ha volute mostrare al pubblico per la prima volta in questa occasione.

All’interno di questa mostra se ne inserisce una di più limitate dimensioni, dedicata appunto alla moda e al costume. Si tratta di Moda e Modi nei disegni di Ottorino Mancioli dagli anni ’20 agli anni ’30, che con le sue quaranta opere su carta costituisce un interessante complemento alla comprensione del gusto del periodo.

Il catalogo, edito da Martano Editore di Lecce, presenterà tutte le opere riprodotte a colori, corredate da schede tecniche e da schede biografiche degli artisti. Verrà esaminato il movimento futurista e saranno riproposti i suoi “manifesti” più significativi nell’ambito della “comunicazione” pubblicitaria.

Verrà inoltre focalizzata l’attenzione soprattutto sulle riviste dell’epoca, che offrirono per prime il campo alla sperimentazione grafica dei futuristi.

La mostra su richiesta del Ministero degli Esteri andrà a: Il Cairo, Alessandria D’Egitto, Lisbona, Bratislava e Varsavia.